Gli scavi archeologici condotti a Cetamura, sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, nella proprieta' di Badia a Coltibuono (Gaiole in Chianti), hanno consentito di scoprire in un pozzo alla profondità di 30 metri, semi d'uva di 2000 anni fa, i quali si sono perfettamente conservati grazie alle condizioni stratigrafiche favorevoli alla salvaguardia del materiale deperibile.
Grazie a tutti questi nuovi esemplari, ci sono reali possibilita' che gli scienziati possano identificare il Dna e raccontarci molto circa la viticultura e il consumo di uva nel periodo romano''. I semi sono stati trovati in associazione ad artefatti romani di evidente datazione nella prima meta' del I secolo d.C. assieme a frammenti di stoviglie in ceramica e ad una abbondanza di ossa di animali che vanno da maiali,mucche, ovini, caprini, a polli (compresi speroni di gallo) e altri uccelli non ancora identificati. Sono stati rinvenuti anche resti di orzo, olive, noci e di legname. Particolarmente interessanti sono i frammenti di una brocca in ceramica che sembrano essere rivestiti di resina, il che suggerirebbe che i romani di Cetamura potessere bere una specie di 'retzina', fatto non inusuale nell'antichita' quando i contenitori utilizzati per spedire il vino spesso erano sigillati con tale materiale.
Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Toscana/?id=3.1.3662104421